Paolo

Paolo aveva la sua attività in Piazza dei Costanti, proprio sotto il grande edificio del complesso di San Domenico a forte rischio di crollo e che per mesi ha impedito il transito da via Antinori a via Ridolfini.
Paolo che ha una copisteria, lavora quasi esclusivamente con gli studenti. In quei giorni di grande smarrimento, dolore e incertezza tutti hanno guardato all'università con apprensione ma anche con fiducia, sì perchè l'università per Camerino è l'unica forza motrice e ad essa, da sempre, la città trae le risorse per la sua vita. Dopo il terremoto del 1997, l'università, gradualmente negli anni ha costruito e spostato quasi tutte le sedi delle facoltà fuori dalle vecchie mura cittadine.
Strategia, lungimiranza?
Da parte specialmente di noi commercianti queste decisioni furono criticate, perchè di fatto avevano portato ad un progressivo svuotamento del Centro Storico e di conseguenza del movimento di persone, che per le attività era fondamentale.
Dopo il terremoto del 2016 penso che molti hanno riveduto le loro idee sulle scelte fatte dall'UNICAM.
Paolo con la sua famiglia, per mesi ha cercato una soluzione per poter proseguire la sua attività, poi, penso grazie all'università, è riuscito a riprendere dentro una casetta di legno all'interno del nuovo Campus che è sorto da pochi anni fuori dal centro storico della città.
E' molto piccola e dentro ci ha ammassato tutto quello che poteva, d'estate penso sia un inferno di caldo, ma per Paolo è il paradiso, perchè può continuare a stampare tesi per gli studenti.